Motivare il team di lavoro in periodo postpandemico

Post di Amadeo Furlan 18 Mag 2022

Riusciremo a tornare alla normalità? Le ultime misure emanate dal governo e dai Presidenti delle regioni, ha generato nello stato d’animo
di ogni imprenditori, dei dipendenti e di ogni libero professionista, manager, uno stato di malessere
emozionale molto profondo e viscerale, legato all’incertezza.
La domanda che oggi ci poniamo è come trovare la giusta motivazione per noi e il nostro team? In
che modo possiamo agire per potenziare al massimo il desiderio di appartenenza e puntare al
potenziamento delle loro abilità creative per implementare e rafforzare i risultati aziendali?
Anche se oggi l’attenzione dei media è totalmente rivolta all’emergenza sanitaria, tutti noi
dobbiamo trasferire il nostro pensiero e le nostre energie a chi lavora con noi, al loro stato di salute
emozionale e mantenere sana la nostra attività per il futuro economico dei nostri figli, di quelli dei
nostri collaboratori è consolidare l’imprenditoria e la libera professione in Italia.
Il mio obiettivo di oggi in questo articolo e quello di fornirti strumenti semplici e pratici per la risorsa
più importante della tua impresa: questa risorsa si chiama CAPITALE UMANO.

Ci servono risorse finanziarie o altro per risollevare le sorti della nostra
azienda?

Ti domanderai: ma la persona che scrive questo articolo, capisce veramente di cosa ha bisogno la
mia azienda? Forse Amadeo, non capisce che a noi basterebbero dei fondi per coprire le perdite di
questo periodo, fondi che possiamo riutilizzare per azioni di importanza vitale per la nostra azienda,
non ci servono altri suggerimenti.
Forse la risposta che vi ho scritto, potrebbe essere quella giusta, ma credete veramente che arrivi
“Lo Stato Salvatore”, che metterà nel conto corrente ciò che ci serve per ripartire?
La risposta è NO!
Ciò che possiamo fare, dato che la coperta è cortissima, è agire nella direzione della nostra personale
motivazione, sul modificare l’atteggiamento che abbiamo di fronte agli avvenimenti che ci
attanagliano e agire sul nostro CAPITALE UMANO, per spingerlo a fare la differenza, soprattutto in
questo momento di profonda crisi sociale.
Quali sono le persone importanti per tua azienda in questo momento? Sono tutte le persone che
lavorano nella tua azienda che ti aiutano a realizzare il tuo obiettivo professionale/aziendale;
persone che vanno “coccolate”, tutelate e incentivate.

Esistono strategie per rendere “motivati” i nostri collaboratori?
Ora il mio compito è trasferirti strategie e strumenti per tirare fuori il meglio dai tuoi collaboratori.
Questo ti permetterà di creare, in questo difficile periodo storico, uno spirito di appartenenza senza
precedenti e un desiderio di realizzare un obiettivo sfidante e ricco di vitalità.
Quindi daremo ai nostri collaboratori ciò che si aspettano:

– Coinvolgimento in ogni aspetto della vita aziendale
– Comprensione ed interesse in ogni aspetto della loro vita professionale e personale
– Apprezzamento per il lavoro che hanno svolto

Passiamo ora alle azioni concrete da mettere in pratica per creare un “clima aziendale a distanza”,
capace di prendersi cura del proprio team:


1. Generare ottimismo, benessere psico emozionale e benessere psico-fisico
È necessario far capire a tutti gli appartenenti del tuo team che tu ci sei “sempre”, anche
quando le disposizioni di legge portino alla chiusura parziale e totale della tua attività, per la
presenza di persone risultate positive al corona virus. In questo tipo di situazioni l’obiettivo
è: mostrare ai membri del tuo team il tuo supporto in caso di necessità. L’elemento
strutturale di questa fase è organizzare periodicamente delle riunioni (rispettando i
provvedimenti in vigore attualmente) per discutere, in un brain storming collettivo, le azioni
da intraprendere seguendo i quadranti delle cose urgenti e importanti di Eisenhower. In
questo mondo si definiscono le priorità da svolgere, si riposizionano le cose urgenti ed
importanti, che vengono così divise da quelle non urgenti e non importanti. In tal mondo si
rendono partecipi tutti su come organizzare al meglio la propria attività lavorativa e quella
del team. Sapere cosa c’è da fare e quanto tempo impone quella attività, se è urgente
importante o non urgente e non importante, mantiene la mente sgombra da possibili
pensieri demotivanti, paure di non farcela e aspettative “sotto pelle”, che non vengono
espresse. Qui di seguito illustro i quadranti di Eisenhower.

Atelier della Formazione snc - 💡La griglia di decisione è uno degli  strumenti più usati nel Time Management:fu ideata da un celebre stratega  militare Dwight D. Eisenhower, generale dell'esercito statunitense nella  seconda


Che vantaggio porta tutto questo?
Con certezza assoluta tenere tutti informati, far fluire la comunicazione dall’alto verso il
basso e avere un corretto ed immediato feed back dal basso verso l’alto. L’altro
ineguagliabile vantaggio è che questa formula di “continua” comunicazione, genera
inevitabilmente fiducia e presa di coscienza che il “grande capo” si occupa di tutti e soprattutto si occupa di far stare bene emotivamente i propri collaboratori inoltre mantiene il team informato quotidianamente promuovendo la calma e la fiducia tra i dipendenti.
Durante il periodo del totale lookdown, ho organizzato una cena collettiva con tutti i clienti
che seguono le mie dirette del lunedì sera dalla 20.30 alle 21.30. La straordinarietà di questo
evento è che si sono collegate da casa, con il computer posizionato davanti alla tavala
imbandita, più di 200 famiglie, per un totale di circa 900 persone in diretta streaming.
Ovviamente c’erano delle regole precise affinché ognuno dei partecipanti potesse parlare.
Da questa cena conviviale, sono nate iniziative lavorative e collaborazioni che hanno
generato non solo nuove amicizie, ma fatturati inattesi. La parola chiave di questo punto è:
AUMENTARE IL SENSO DI APPARTENENZA E UNIONE, CREARE MAGGIOR FIDUCIA,
TOGLIERE TOSSICITÀ AD UNA COMUNICAZIONE TRA DIPENDENTI E ABBATTERE BARRIERE
E PREGIUDIZI.

2. Fare azioni sulla produttività attuale e futura
Quando siamo in difficoltà in molte persone scatta un istinto fondamentale: “salvare la
specie” ed è in questi momenti di crisi, che nascono le idee migliori. Lavorare sul primo punto
serve a creare il giusto clima aziendale. In seguito diventa fondamentale ritagliare del tempo
per analizzare, assieme al team la nostra attività e pensare a nuovi progetti.
È possibile nel brain storming con i collaboratori, elaborare nuove strategie da utilizzare nei
social network, approfittando del fatto che in questo periodo gli utenti/clienti sono molto
più sensibili all’utilizzo dei social network. Diventa fondamentale andare a stimolarli con
dirette, articoli, podcast, video che mostrano la vostra attività produttiva. Video semplici,
divertenti, fate delle live su Instagram, twich, facebook, o altri social (magari scoprite che nel
vostro team c’è un bravo fotografo, un eccellente video maker, una persona in gamba nei
social) aggiornare il vostro profilo per rimanere in contatto con la vostra clientela.
Ciò che conta e fare buon uso del tuo tempo, di quello dei tuoi collaboratori, per coinvolgerli
pienamente in questo processo di cambiamento.
La parola chiave di questa seconda procedura è: COMUNICARE IN MODO CHIARO DOVE
ANDIAMO PER AUMENTARE LA REDITTIVITA’ AZIENDALE ATTRAVERSO UN
TEAMWORKOING BEN ORGANIZZATO.

3. Imparare ad ascoltare i collaboratori
Il terzo aspetto di grande rilevanza è che attraverso questo processo di lavoro,
l’imprenditore, il manager, attiva un’importante valore: “ASCOLTARE LE PERSONE”. Tutto
questo trasforma i membri di un’azienda da numeri con atteggiamento “passivo”, a persone
“proattive” che riscrivono la storia dell’azienda, elaborando paure, frustrazioni, stress per la
perdita del posto di lavoro che portano inevitabilmente ad un dialogo interiore a tratti
devastante e orientato alla depressione. Non dimentichiamo che dedicare tempo e ascoltare
un dipendente con dubbi, significa non solo dare attenzione, ma togliere dubbi, tensione
accumulata e far sentire a lui che la sua presenza è importante e apprezzata. La frase chiave
di questo punto è che un: DIPENDENTE MOTIVATO RAPPRESENTA LA PRINCIPALE RISORSA
DI UN’AZIENDA.

Di concreto? Dopo questa lettura hai dei dubbi? Senti che alcune cose non calzano alla tua azienda? Senti che hai
bisogno di sostegno e idee per invertire la rotta e andare nella direzione di mari più calmi? Vuoi
capire come stimolare il tuo team di lavoro?
La mia esperienza nel campo manageriale non solo è ultra trentennale, ma è ricca di successi
lavorativi in diverse multinazionali, e assieme al mio team di esperti di management, siamo in grado
di trovare, attraverso un’azione di consulenza, coaching e mentoring, le migliori soluzioni per
soddisfare ogni tua necessità. Da sempre creiamo strumenti personalizzati, modelli di lavoro
specifici per le diverse realtà aziendali; operare con la “filosofia sartoriale” è il nostro “MUST”,
perché solo in questo modo possiamo garantire la continuità della tua azienda e una migliore
performance sulla redditività.