Le nuove frontiere del Coaching

Post di Amadeo Furlan 26 Febbraio 2010

Il coaching è nato all’incirca negli anni ’80 negli Stati Uniti e ha rivoluzionato la professione di trainer sportivo con risultati straordinari, ed i suoi principi si sono diffusi rapidamente in altri settori, in modo particolare nel mondo del business.Negli ultimi  20 anni il coaching si è affermato e diffuso come dottrina per lo sviluppo degli adulti, sia sul piano personale sia sul piano professionale/manageriale, ed è per questo che sempre di più il coaching è considerato a livello mondiale lo strumento più innovativo ed efficace di sviluppo organizzativo delle imprese.

Cos’è il business coaching

Non è semplice definire che cos’è il business coaching, ma penso che la enunciazione più corretta sia quello di definirlo come un rapporto di partnership che si stabilisce tra coach e cliente con lo scopo di aiutare quest’ultimo ad ottenere più rapidamente i risultati di carriera desiderati, in termini di sviluppo di nuove competenze, miglioramento delle performance, miglioramento della leadership, sviluppo del proprio potenziale, in modo concreto e duraturo. Ma come avviene in tutti i mercati e per tutte le idee, dopo un po’ molte persone si improvvisano coach e quindi anziché dare uno sviluppo positivo al settore, tendono a creare confusione e modelli poco professionali. Fortunatamente i coach più seri e professionali  utilizzano strumenti come il Roi per relazionare in modo preciso i risultati che ottengono per ogni euro speso dal committente.Ogni qualvolta ho sviluppato un progetto con un cliente ho posto come metodo di lavoro quello di valutare, quantificare, documentare il ritorno sull’investimento della formazione e del coaching, questo per me è un sano principio per fornire garanzie concrete alle risorse umane e all’imprenditore.Sono finiti i tempi in cui il coach basava la propria reputazione solo sulle amicizie altolocate, ora se vuoi essere considerato un professionista serio devi tassativamente poter misurare quanto il coaching ha prodotto nelle loro aziende o nella loro attività professionale.

La trasparenza dei dati è sinonimo di serietà professionale

Vi sono alcuni dati che non possono essere  misurabili direttamente e quantitativamente all’interno di un’azienda o di un’organizzazione, in questi specifici casi è meglio classificarli nei vantaggi indiretti o qualitativi.
Qui di seguito vi riporto alcuni esempi di parametri di misurazione quantitativa esprimibili in % sul totale, sui dati dell’anno precedente e sul budget:

  1. meno comunicazioni scritte
  2. maggiore numero di donne in posti di responsabilità
  3. meno problemi con il personale
  4. meno assenze, più ore al lavoro
  5. clima più sereno
  6. minori casi da logoramento da stress
  7. minori casi di contenzioso sindacale
  8. minori lamentele da gestire per il servizio clienti
  9. minore turn–over manager e suoi collaboratori
  10. maggiori casi di reclutamento di collaboratori  con successo
  11. maggiore capacità di individuare i talenti attraverso valutazione delle performance
  12. maggiore numero di ore dedicate alla formazione durante il lavoro e alla valutazione dei collaboratori;
  13. maggiore disponibilità per cambiamenti di ruolo o mansione
  14. minori tempi di risposta a richieste clienti;
  15. maggiore efficacia negli investimenti formativi perché più mirati
  16. maggiore accettazione della parte remunerativa variabile
  17. minori spese viaggio e perdite di processo in quanto i manager sono allineati e non hanno bisogno di confrontarsi spesso sulla direzione da prendere
  18. maggiore produttività

La maggior parte di questi indicatori possono essere facilmente quantificabili da qualsiasi impresa.
Esempi di parametri di misurazione qualitativa:

  1. riunioni più efficaci  e presentazioni più brevi e più efficaci
  2. decisioni più rapide e critiche più costruttive
  3. minor conflittualità
  4. meno stress
  5. discussioni brevi e orientate al fare
  6. chiarezza sulle priorità
  7. meno tempi morti
  8. maggior chiarezza dei ruoli
  9. maggiore efficacia nei lavori di gruppo
  10. migliore job rotation
  11. migliore capacità di attrarre e trattenere talenti
  12. migliore motivazione, soddisfazione e fedeltà verso il brand
  13. maggiore e più veloce accettazione dell’innovazione;
  14. maggiore accettazione e comprensione di culture diverse (almeno in parte può essere misurato, con il numero di manager stranieri in posizioni di rilievo):
  15. maggiore accettazione di manager con diverso orientamento sessuale
  16. maggiore accettazione dei cambiamenti

Vi trascrivo alcuni dati recentemente pubblicati:

  • il 78% dei manager vuole passare più tempo in famiglia
  • il 50% afferma di essere troppo esaurito per fare altro che lavorare o dormire
  • il 30% si preoccupa perché ha perso il controllo della propria vita
  • il 20% è sotto stress e non gode la vita.

Tutto questo incide sulle performance manageriali.Il ruolo del business coaching è quello di  lavorare su mix di fattori professionali e umani. Se vogliamo far raggiungere il successo ad un  manager, diventa indispensabile, lavorare sul proprio equilibrio personale (armonia fra cuore, mente e corpo, soddisfazioni relazionali), dove trovare un giusto allineamento fra i propri valori e quelli dell’impresa.
Per ottimizzare il Roi del business coaching assicuratevi che siano presenti questi elementi:

Flessibilita temporale da parte del Manager.
Fondamentale che i primi 2/4 incontri avvengano a distanza ravvicinata, questo serve a stabilire le basi della collaborazione

Pieno appoggio dei superiori.
I superiori del partecipante condividano pienamente la metodologia adottata per l’attività di business coaching.

Chiarezza delle attività che verranno svolte e le informazione condivise.
Committente e coach devono condividere il piano di sviluppo, chi fa cosa, quali risultati misurabili si possono attendere. A volte i partecipanti necessitano di un paio di incontri per capire che il coach non è un consulente di strategia aziendale, ma uno che ha il compito di far emergere i potenziali inespressi. Il coach ha il compito (e deve avere l’abilità) di far venire fuori il meglio dalle persone.

Celebrare  ogni successo ad ogni step.
Il committente e il coach pianifichino idee, eventi per celebrare il raggiungimento degli obiettivi (misurati su parametri quantitativi /qualitativi condivisi) o per rinforzare l’intervento con altre sedute.

L’intervento di business coaching efficace ha effetti duraturi sul business, sulla produttività e qualità del lavoro e sulle persone che lo seguono.

L’atteggiamento dei manager verso il business coaching

I numeri che misurano l’atteggiamento dei manager verso il business coaching, la dice lunga sull’efficacia di questo metodo.“L’85% dei manager pensa che il principale valore del business coaching stia nell’elevare il morale della squadra.”Secondo un comunicato stampa “Coaching at Work” del 16 Maggio 2002 del Chartered Management Institute and Campaign for Learning risulta che:

  • l’80% dei manager afferma che il  coaching sul lavoro e uno strumento determinante per migliorare morale e performance sia personali che della squadra
  • Il 96% dei manager pensano che il business coaching dovrebbe essere esteso a ogni executive, indipendentemente dal grado di anzianità

Secondo un’inchiesta condotta dalla “Coaching Today Survey”, HRD Show Londra Aprile 2002, su manager provenienti dall’area risorse umane, risulta che:

  • il coaching ha un impatto positivo sugli aspetti non solo lavorativi, ma anche nella vita (96%)
  • genera un maggior senso di responsabilità e ownership dei problemi e dei risultati ottenuti (85%)
  • quanto appreso fosse stato messo in pratica fin da subito (71%);
  • i risultati positivi leggibili e quantificabili, vengono mantenuti anche sul lungo termine (62%).

Quando è utile il coaching

Il particolare momento storico che stiamo attraversando pone il modello del coaching come uno strumento straordinario per supportare le organizzazioni nella fase di  cambiamento. Business coaching per aiutare i manager che vengono spinti verso sfide sempre più impegnative , dove efficienza e efficacia diventa una skills determinante per il risultato finale. Dove  flessibilità, adattabilità, e capacità comunicazionale diventano le competenze da implementare per avere successo.L’assistenza di un business coach è sicuramente utile nei punti di snodo della carriera che impongono l’adozione rapida di nuovi comportamenti coerenti ai mutamenti di scenario,di strategie, di relazione con persone e gruppi di riferimento diversi:

  • cambiamenti di ruolo per effetto di promozioni o trasferimenti
  • nuovo management di riferimento
  • ristrutturazioni e riorganizzazioni con profondi cambiamenti delle strategie e obiettivi aziendali
  • fusioni o acquisizioni che creano incertezze sul futuro
  • temporanee basse performance, motivazione, interesse o soddisfazione nel lavoro.

I benefici del coaching per il manager

Con il supporto di un coach il manager sarà in grado di:

  • Progettare e realizzare un nuovo futuro più appagante e gratificante
  • Ritrovare nuovo entusiasmo ed interesse nel lavoro
  • Migliorare le relazioni di lavoro con capi, i colleghi, collaboratori e clienti
  • Individuare e praticare strategie d’azione focalizzate più efficacemente  agli obiettivi da raggiungere
  • Accelerare processi di riconversione (o di carriera) con cambiamenti di lavoro o azienda
  • Sentirsi più coinvolti e responsabili del proprio percorso di carriera
  • Individuare nuove opportunità di successo e crescita nel lavoro, da lui praticabiliIl coaching è infine innanzitutto apprendimento e in quanto tale porta un beneficio implicito, naturale in quanto rinforza nel manager l’orientamento al miglioramento continuo.

E’ una competenza per la vita.

5 vantaggi di utilizzare un coach

  1. ottimizzazione dei tempi di orientamento: il coach è esperto nell’assistere il manager nella individuazione dei problemi/bisogni su cui focalizzarsi; questo avviene normalmente avviene nei primi tre incontri.
  2. focalizzazione continua  sull’obiettivo individuato: l’incontro con il coach lo tiene impegnato e focalizzato sull’obiettivo da raggiungere.
  3. maggiore serenità, riduzione dello stress: il manager parlando con il coach, analizza i problemi con maggiore distacco riducendo di fatto lo stress.
  4. maggiore impegno e motivazione: il coach fa rispettare il piano d’azione concordato, mantenendo alto il livello di motivazione del manager. I risultati misurabili danno agli incontri più forza.
  5. stimoli critici nella valutazione ed interpretazioni delle risposte dell’ambiente: il coach è la persona competente e disinteressata con cui scambiare liberamente i pensieri più azzardati e le ipotesi più avventurose. Il coach facilita e stimola la ricerca di alternative e di nuove strategie. Il coach è anche colui al quale il manager, l’imprenditore, il professionista confida le proprie ansie, paure, indecisioni, perplessità, senza incrinare la propria immagine e credibilità.