La nuova era del multimanager

Post di Paolo Martini 16 Mag 2011

Almeno una volta nella vita ci siamo tutti trovati di fronte ad un eccesso di offerta e quindi ad avere difficoltà nella scelta.

Quando le alternative sono tante occorre possedere i giusti strumenti di selezione e, soprattutto avere tutte le informazioni per poter decidere. Questo è più complesso se obbiamo scegliere tra migliaia di fondi diversi. Poter disporre di più case di investimento è indubbiamente positivo a livello assoluto e infatti quasi tutta l’industria si è orientata in tal senso. La storia di questi ultimi anni dimostra però che, passata l’euforia iniziale dettata dalla novità commerciale, sono emerse alcune problematiche di cui i clienti devono essere consapevoli. La prima è dettata dal fatto che capire ed analizzare in profondità migliaia di prodotti è un lavoro complesso ed articolato. Andare nel dettaglio di ogni gestore e di ogni fondo richiede molto tempo, tecniche di analisi mirate, sofisticati modelli proprietari e soprattutto professionisti dedicati. Si tratta di un lavoro che necessita di competenze altamente qualificate e che deve essere svolto nelle grandi piazze finanziarie come, ad esempio, il Lussemburgo o New York.

Un consulente, seppur capace e dotato di grande volontà, non ha vita facile nel riuscire a trovare il prodotto più adatto tra migliaia di alternative anche se dotato di selezionatori e ottimizzatori che guarda caso si sono diffusi molto negli ultimi anni per aiutare nella scelta. Con il diffondersi delle nuove tecniche di gestione che offrono più libertà al gestore, è aumentata infatti la complessità e non è facile risolvere un tema così delicato solo attraverso un ottimizzatore del quale peraltro si devono sposare a priori le logiche. Nel 2008 abbiamo avuto conferma di quanto l’eccesso di offerta sia complesso da gestire.

La nuova era del multimanager vede lo sviluppo di questo lavoro di selezione svolto da professionisti dedicati che operano in modo del tutto indifferente rispetto al discorso economico (cosa che non accade sempre nel caso di selezione diretta di fondi di terzi che possono essere legati a diverse retrocessioni concesse al distributore) ed operano quindi in modo realmente indipendente nella scelta dei fondi migliori per quel dato portafoglio incontrando i gestori in giro per il mondo.

Oltre alla qualità nel controllo, nella selezione e nella gestione dei prodotti, questa modalità consente di poter accedere a case di investimento di nicchia che non possono essere acquistate direttamente dal singolo cliente: si possono così eliminare i costi di entrata e uscita riducendo i tempi di passaggio da un fondo ad un altro.

Il consulente finanziario deve seguire i suoi clienti consapevole che questi possono accedere al mondo

dei migliori gestori in modo mirato e soprattutto limitando le sorprese.

Questa è la nuova sfida del multimanager nei prossimi anni. Seguire la moda o il prodotto migliore del momento non porta da nessuna parte e anche se si azzecca una volta, difficilmente accade la seconda.